Ragazze mie, quante volte vi sarà capitato di conquistare un ragazzo bellissimo, gentile, simpatico e con tutte le carte in regola per convincervi di essere il principe azzurro.
Probabilmente mai.
Ma anche nel caso vi sia successo, come minimo questo sirenetto ha deluso durante la sua prima performance sessuale.
Se è così scopri cosa fare quando ti ricapiterà. Se non è così vattene, a nessuno piacciono le persone felici e soddisfatte.
Cosa fare quando il tuo ragazzo fa cilecca a letto.
#1 Fai passare avanti il prossimo, forse andrà meglio.
#2 Raccontagli la storia di te e Marco, il bagnino più famoso della costiera adriatica.
#3 Fatti portare a fare shopping e vedi se fa cilecca anche lì.
#4 Indica il suo dito, la sua lingua e il tuo apparato riproduttivo.
#5 Vattene dicendo che questa sera il letto se lo rifà da solo.
#6 Fatevi un selfie seminudi con la faccia sfatta e pubblicatelo su Facebook, per fingere con tutti di avere una vita sessuale soddisfacente.
#7 Iscrivilo a ingegneria, quello è il suo posto.
#8 Fagli vedere un porno, vedrai che tutto si risolverà in un attimo.
#9 Empatizza con lui dando dei nomignoli al suo pene.
#10 Rilassati, fortunatamente è già finita.
#11 Paga un professionista e finiscila di fare sesso amatoriale.
#12 Cerca di rassicurarlo dicendo che nel mondo è pieno di donne disposte a discutere per ore dei problemi di erezione del loro partner occasionale.
#13 Chiedigli che macchina ha e segnatelo in un foglio Excel. Se il campione è abbastanza grande potresti finalmente dimostrare che i SUV si comprano per compensare.
#14 Viaggia con la fantasia verso i bicipiti di Ryan Gosling.
Fatta questa doverosa precisazione capiamo quali sono le differenze tra un ragazzo da sposare – leggi trascorrere la vita con lui – e uno da mollare al più presto.
#1 Il ragazzo da sposare tira fuori il meglio di te. Quello da mollare tira fuori la tua misantropia.
#2 Il ragazzo da sposare collabora con te e ama quando affrontate insieme i problemi. Quell’altro si rimbocca le maniche e ti dice “faccio io Wilma, tu passami la clava”.
#3 Il ragazzo da sposare vede i tuoi successi come se fossero suoi. Quello da mollare ti invidia.
#4 Il ragazzo da sposare ti fa sentire sicura. A quell’altro sei costretta a controllare il telefono.
#5 Per il ragazzo giusto sei la donna più bella mondo. Per quell’altro sei la sola che è riuscito a convincere.
#6 Priorità assoluta del ragazzo perfetto: la tua felicità. Priorità assoluta del ragazzo da scaricare: le serate con gli amici.
#7 Il ragazzo ideale adora parlare con te. Il ragazzo da buttare nell’umido adora parlare di sé.
#8 Il ragazzo da sposare fa un sacco di progetti con te. Quell’altro si dimentica di avvisarti prima di partire in trasferta con gli amici del calcetto.
#9 Il principe azzurro ti fa sentire come se di tutte le donne che ha incontrato tu fossi l’unica. Il ragazzo da scaricare ti fa sentire come se fra tutte le donne che incontrato tu fossi una di esse.
#10 Il ragazzo perfetto ti scrive un messaggio anche solo per dirti che ti ama. Quell’altro ti scrive un messaggio solo se vuole dirti di comprare qualcosa per cena ma ha finito i minuti per chiamare.
#11 Il ragazzo ideale ti riempie di domande su di te e la tua vita. Quello da scaricare ti riempie di sbadigli quando gli racconta cosa hai fatto nel pomeriggio.
#12 Il ragazzo da sposare è meraviglioso averlo accanto e ascoltare la sua voce. Quell’altro è meraviglioso solo in foto.
#13 Per il ragazzo perfetto sei una priorità. Per il ragazzo da buttare spesso sei una rottura di scatole.
#14 Il ragazzo da sposare è attento alle piccole cose. Quell’altro è attento solo quando ti spogli. E nemmeno sempre.
#15 Il ragazzo giusto vuole conoscere i tuoi genitori e tuoi amici. Quell’altro piuttosto che uscire con i tuoi amici sta a casa a guardare Porta a Porta.
#16 Il ragazzo da sposare ti cerca sempre. Quell’altro prima o poi ti perde.
Stiamo insieme o non stiamo insieme? Questo è il problema.
L’amore romantico una volta portava necessariamente verso relazioni monogame, a volte anche molto combattute, come nel caso di Ken Shiro e Julia.
Oggi, la modernità delle relazioni ha fatto sì che non si capisca più nulla. Esiste addirittura un momento in cui la frequentazione non ha un nome. Cioè, ci si vede frequentemente, si tromba frequentemente, ma si è liberi di vedere altra gente e non si hanno doveri verso l’altro. Questo momento bellissimo ma tanto tanto strano è chiamato quasi relazione.
Vediamo insieme quali sono 20 segnali utili per capire se stai vivendo una quasi relazione.
#1 Il fatto che lui ti racconti i particolari anatomici della tipa che si è fatto ieri sera improvvisamente ti dà fastidio.
#2 Quando tu e lei siete sul divano a guardare con innocenza un film con Cameron Diaz, scoprite d’un tratto che l’odore dell’altro vi fa andare in calore.
#3 Vorresti si fermasse a dormire da te ma non ti senti in diritto di chiederlo.
#4 Quando qualcuno vi chiede se siete fidanzati vi mettete a ridere e fate “maddai” con la mano. E poi ridete ancora. E ridete, ridete, ridete, ridete…
#5 Gli amici vi chiedono se siete scopamici. Che non significa consumatori abituali di rapporti sessuali con i gatti.
#6 Quando pensi ai pro e contro di iniziare una relazione con lei, il pro è la vostra grande amicizia.
#7 Il contro è sempre la vostra grande amicizia.
#8 Hai conosciuto la sua famiglia quando eri solo suo amico. Questo ti faciliterebbe molto le cose in caso di relazione.
#9 Tutti i vostri amici vi dicono che sareste una coppia fantastica.
#10 Uno di voi due ha ancora una relazione precedente che benché sia finita, continua ad essere presente in qualche forma.
#11 A volte vorresti ufficializzare la vostra relazione ma hai paura che facendolo rovineresti tutto.
#12 Non siete costretti a uscire insieme nel week end ma spesso succede che abbandonate le vostre compagnie di amici e vi trovate.
#13 I tuoi spazi, per il momento sono solo tuoi.
#14 Non hai bisogno di fingere di essere quello che non sei quando siete insieme.
#15 Stai vivendo in una specie di simulatore della relazione che puoi spegnere ogni volta che sei stufo di giocare.
#16 A volte pensi che sarebbe tutto più facile se ufficializzaste le cose.
#17 La quasi relazione è una situazione un po’ paraculo, a un certo punto uno dei due lo capisce e pretende di più.
#18 E un giorno vi guardate negli occhi, vi baciate e vi chiedete “e adesso? Cosa siamo?”
Alcune persone hanno una mentalità aperta. Altre dividono tutto in due categorie.
Sarebbe bello appartenere alla categoria di quelli con la mentalità aperta ma non tutti hanno questa fortuna. Il massimo che posso fare è darti gli strumenti per capirlo.
#1 Sei curioso. Cioè vai a leggere cosa scrivono i siti polemici e dopo cerchi conferma o smentita di quanto letto. Perché mentalità aperta non vuol dire assenza di spirito critico.
#2 Provi cose nuove. Cioè non ti limiti a reiterare in eterno gli stessi comportamenti, mangiare gli stessi piatti, frequentare le stesse persone, andare negli stessi posti. Non per questo, se qualcuno ti offre una nuova droga, la provi perché hai sentito dire che fa venire voglia di buttarsi dai ponti. Mentalità aperta non significa coglione.
#3 Ti piace imparare cose nuove. Quindi leggi tantissimo, studi tantissimo, impari tantissimo e poi cerchi qualcuno con cui discutere quello che hai appreso. Perché una mente aperta non significa essere asociale.
#4 Ascolti. Se qualcuno parla forse è perché ha qualcosa da dire, vale la pena ascoltarlo. Però dopo guardi anche come si comporta. Una mente aperta non è una mente ingenua.
#5 Hai la tua opinione ma non è la sola opinione. Non moriresti mai per quello in cui credi, perché sai che potresti sbagliarti, proprio come diceva Russell. Era un uomo di genio, risoluto ma consapevole dei propri limiti, una mente aperta insomma.
#6 Rispetti le credenze degli altri. Anche se non sei d’accordo, perché la tua vita e la tua storia non sono le sole cose importanti. Sono solo le più vicine a te. Ma una mentalità aperta sa guardare oltre.
#7 Non etichetti le persone. Una mente aperta ha bisogno di molto spazio per funzionare bene. Le etichette non fanno altro che limitare la tua libertà di pensiero.
#8 Non giudichi dall’aspetto esteriore. Forse ti è capitato di scegliere un libro dalla copertina e di restare piacevolmente sorpreso per il suo contenuto. Tuttavia sai bene che si tratta di un caso, non di intuito. L’aspetto esteriore non racconta abbastanza sulle persone da appagare la curiosità di una mente aperta.
#9 Si può fallire. Il fallimento non è un vergogna, potrebbe essere semplicemente il miglior risultato ottenibile in determinate condizioni. La vergogna è smettere di provare. Proprio come diceva Skinner.
#10 Non ti importa essere diverso. Seguire la massa chiude un sacco di porte.
Circa due mesi fa una ragazza mi aveva chiesto dei consigli su come fare per conquistare un ragazzo che le piaceva. Siccome era molto figa ho pensato che non avrebbe avuto problemi a farlo suo, quindi le ho dato due dritte sicuro che avrei fatto bella figura.
Dopo un mese torna e mi dice che non è riuscita a combinare nulla.
Allora ho indagato per capire come fosse possibile che una ragazza così bella venisse rifiutata e ho scoperto che non solo non aveva seguito alcuno dei miei consigli. Ma era riuscita a fare tutto quello che non si dovrebbe mai fare.
Quindi ecco la necessità di scrivere questa lista contenente alcune incontrovertibili verità sull’amore.
#1 Quando parli con un ragazzo che ti piace, agisci da compratore, non da venditore.
#2 Gli uomini non sono come le donne. Noi odiamo trascorrere le prime serate con una ragazza guardando film e chiacchierando sulla seconda considerazione inattuale di Nietzsche, vogliamo fare roba.
#3 Il ragazzo più bello della stanza nel 90% dei casi è un coglione.
#4 Tieni strette le tue amiche. Loro riusciranno a tirarti su il morale meglio di quanto possa fare qualsiasi uomo.
#5 Dichiarare sui social la tua disponibilità fa allontanare tutti gli uomini tranne i disperati.
#6 Per sedurre veramente un uomo devi fargli credere di desiderare solo lui e di essere disposta a fare qualsiasi cosa per averlo. Qualsiasi.
#7 Alza gli standard. Vali sicuramente di più del primo che capita.
#8 La maggior parte degli uomini è felice quando si ritiene responsabile della felicità di una donna.
#9 Nella realtà nessuno è uguale a come appare su Facebook. Non solo dal punto di vista estetico.
#10 Il tuo aspetto fisico non è la cosa più eccitante per lui, è come usi le parole e le situazioni che lo fa impazzire di desiderio.
#11 Se passi ore al telefono con una tua amica ad analizzare il comportamenti di un uomo, sicuramente non è quello giusto.
#12 A volte un uomo che ti desidera non è capace o non può fartelo capire.
#13 Se senti il bisogno di controllare i suoi social, il suo smartphone e la sua mail, significa che la relazione è finita.
#15 Non contendere un uomo con un’altra donna, l’unico a guadagnarci sarà lui.
#16 L’intelligenza è la capacità di semplificare le cose quando le si spiega, non di complicarle.
#17 È normale che un uomo si volti a guardare le altre donne. È grave solo se prova a nascondertelo.
#18 Se non hai mai avuto un orgasmo, ti conviene accantonare tutte le altre priorità della vita e lavorare su quello.
#19 L’amore è un avventura, non puoi avere tutto sotto controllo.
#20 Un uomo innamorato non capisce che anche tu lo ami.
Il problema di avere l’ansia è che vivi qualsiasi normale attività della vita di tutti i giorni come se ci fosse un intero stadio di calcio a guardarti e commentare le tue mosse.
Quindi stai lì a misurare tutti i gesti che fai, le parole che dici, le emozioni che manifesti e ti tic e ti tic e ti tic.
Ingenuamente si potrebbe pensare che in amore, dove la spontaneità è più cancerogena della carne lavorata, l’ansia possa aiutare a raccogliere piselli e patate.
Scopriamo quali sono le principali tecniche di corteggiamento degli ansiosi.
#1 Avvicinarsi a lei, fare due battutine leggere, magari toccarle un braccio o addirittura la spalla fingendo che sia un contatto accidentale. Dopo andarsene e passare una settimana ad analizzare le sue reazioni.
#2 Accompagnarla all’aeroporto,aiutarla a spostare i mobili, offrirle aperitivi e cene, annuire a tutte le cose che dice, in poche parole, offrirti volontario per risolvere ogni suo problema e non contraddirla mai.
#3 Non è esattamente una tecnica, è più che altro una sorta di doping. Sto parlando dell’alcol. Solo bevuto l’ansioso si sente veramente libero di provarci.
#4 Buttare tutto sul ridere, perché l’ironia offre sempre la via della ritirata. “Non avrai creduto sul serio che volessi baciarti, è ovvio che scherzavo. LoL”.
#5 Fingere di non essere ansioso. Cioè, raccogliere tutte le energie per flirtare con disinvoltura fin che si è a contatto con la persona amata. Poi tornare a casa e isolarsi per recuperare le energie per vivere.
#7 Fingersi il miglior ascoltatore che si sia mai visto sul globo terracqueo. Chiederle della sua famiglia, del suo cane, dei suoi gusti letterari e musicali, dei suoi progetti, delle sue ambizioni, dei suoi sogni nel cassetto, dei suoi passati amori come se dovessi assumerla alle poste.
#8 Mettere like a venti sue foto di Facebook nel giro di pochi secondi. Per lui pioggia di notifiche che ti vedono protagonista, per te la speranza che ti scriva in chat.
#9 Ridi a tutte le battute che fa. Ovviamente la risata dell’ansioso è una risata sguaiata e isterica, ma non importa. L’ego di un maschio che riesce a far ridere una donna si ingrossa più del suo pene e non si accorge più di nulla.
#10 Sacrificare la salute per trascorrere del tempo con lei. È un fumatore? Cominciare a fumare per scroccare la sua vicinanza nelle pause. Va in palestra? Iscriversi nella stessa palestra e correre sul tapis roulant per tre ore dopo aver fumato un pacchetto di sigarette solo per stargli vicino. È un barista? Bere 73 caffè al giorno solo per incrociare il suo sguardo.
#11 Farti amici i suoi amici.
#12 Far capire a chi si vuole conquistare di possedere quella caratteristica che lui tanto desidera. Per esempio, se uno cerca ripetizioni di matematica fate in modo che gli giunga la notizia che voi avete 10. Se invece è uno che ama le fellatio fategli capire che il deepthroat l’avete inventato voi.
#13 Ovviamente se sei donna e sei carina, essere ansiosa non è un grande handicap. Ti basta avvicinarti a un uomo e, a meno che non sia ansioso pure lui, ci proverà entro un nanosecondo.
È umano nella vita dare peso e importanza al giudizio degli altri, l’importante è non esagerare, a meno che lo scopo della propria vita sia partecipare al Grande Fratello. Per tutti gli altri, invece, ci sono innumerevoli vantaggi di cui si può beneficiare battendosene totalmente le palle di ciò che pensano le altre persone. Vediamone dieci, giusto perché mi piacciono i numeri tondi.
Il cambiamento necessita di una buona dose di menefreghismo per potersi manifestare. Se dovessimo tutti quanti compiere le scelte della nostra vita sulla base di quello che gli altri considerano corretto o lodevole probabilmente ci ritroveremmo in un paese pieno di avvocati. Perciò è necessario cercare di trovare la propria individualità cercando di evitare di farsi condizionare dalla cultura dominante senza ricadere automaticamente nella contro-cultura dominante.
#2. Sei più rilassato
Cercare di piacere a tutti è uno sforzo decisamente faticoso per i nervi di qualsiasi persona. È impossibile piacere a tutti, ed è anche impossibile piacere a molti. Perciò tentare di essere sempre in linea rispetto ai desideri degli altri crea un carico di aspettative difficile da sopportare. Piacere a pochi, nonostante possa sembrare una condizione dolorosa, si rivela invece una situazione molto più rilassante, perché il corpo percepisce che hai rispetto di te stesso.
#3. Ti puoi riposare
Fottersene di quello che pensano gli altri è decisamente riposante. Doversi adattare infatti al caos delle relazioni interpersonali ci obbliga a sforzi inutili di cui faremmo volentieri a meno. Il sabato “si” deve uscire con gli amici, a Natale ci “si” deve vestire bene, in estate “si” va al mare. È il famoso “si impersonale” tanto odiato da Heidegger, dove le convenzione della vita pubblica prevalgono sui bisogni autentici della vita.
#4. Hai più tempo libero
Seguire il pensiero comune e il “si impersonale” costano anche un gran bel spreco di tempo. Immaginatevi di dover uscire di casa a fare la spesa senza dover per forza vestirvi con meno di due colori. È una spesa cristo santo, in quello hanno ragione gli americani che se ne fregano e vanno al supermercato in accappatoio e ciabatte. Dovrò mica vestirmi bene per andare a comprare un rotolo di carta igienica e un pacco gigante di prugne?
#5. Non hai problemi a rispondere di no
Un’altra valida ragione per fregarsene di quello che pensano gli altri è rappresentata dal fatto che l’atto di dire di no si svuota di quel retrogusto di senso di colpa di cui invece sarebbe impregnato se ci sentissimo obbligati a dover mantenere una certa opinione di noi negli altri. È anche un buon modo per non farsi prendere per il culo dal prossimo.
#6. Ti circondi delle persone giuste
Se ti comporti senza attenerti a quello che gli altri vorrebbero vederti fare probabilmente non sarai un campione del mondo di popolarità, ma le poche persone che ti sopporteranno saranno probabilmente portatori della stessa filosofia, e non avranno bisogno come te di mantenere il rapporto attraverso ricatti morali.
#7. Puoi dire quello che pensi
Spesso la maggior parte delle cose che diciamo seguono il famoso “si impersonale”, ma una persona che non necessita dell’approvazione altrui a tutti i costi guadagna la libertà di poter dire esattamente quello che pensa senza dover fare i conti con l’immagine che vuole dare di se stesso.
#8. Non puoi controllare quello che gli altri pensano
Un altra ragione è che non puoi controllare ciò che pensano gli altri. La maggior parte delle persone tendono a condannare il cambiamento o coloro che intraprendono strade diverse solo perché se le approvassero dovrebbero ammettere il fallimento di non aver avuto la forza di perseguire la loro vera realizzazione.
#9. Ti conosci
Una persona che se ne fotte di quello che pensano gli altri è orientata verso una maggior consapevolezza di se stesso. La scelta indipendente, che si distacca dalla massa, presuppone una reale valutazione di tutte le componenti esteriori ed interiori della nostra relazione con il mondo. Non essendo “mutuata” dal pensiero comune è più pensata, è più ragionata, e conduce a conoscere meglio se stessi
#10. Puoi essere sempre te stesso
Il problema di essere sempre se stessi è che si è condannati a rimanere soli, per questo tendiamo a farci condizionare da ciò che pensano gli altri. Per non essere isolati, per paura della solitudine.
Tutto questo per giustificare il fatto che domani vado a fare un casting per fare il tronista a Uomini & Donne
Negli anni 80 del pleistocene l’Homo Sapiens ha iniziato a raccontare i cazzi suoi agli altri scimmiotti, utilizzando un linguaggio rudimentale osservabile ancora oggi in alcune fazioni politiche sottosviluppate.
Nonostante fossimo ancora lontani dalla raffinata logica di Wittgenstein o dalla ricchezza lessicale di Fedez, quei quattro grugniti erano sufficienti per condividere le informazioni necessarie alla sopravvivenza della specie.
Per esempio la femmina homo sapiens era perfettamente in grado di dire al marito che per Natale voleva degli orecchini di pietra scolpiti con la tecnica di scheggiatura Levalloisiana.
Oggi invece molte persone danno per scontato tu le capisca e pretendono che anticipi i loro bisogni senza che li esplicitino.
Scopriamo perché dovremmo odiare queste persone.
#1 Se non mi dici in cosa ti ho deluso, come faccio a migliorare?
Persino i giudici di MasterChef ti dicono perché il piatto fa schifo.
#2 Accumulano rabbia fino a quando esplodono.
Lo smartphone si compra a rate con il contratto telefonico perché la spesa diluita nel tempo è più sostenibile. Allo stesso modo non puoi fingere che tutto vada bene e dopo vomitarmi tutta la tua frustrazione in una volta con la scusa che avrei dovuto capirlo da solo.
#3 Danno per scontato che tu legga nel pensiero.
Se potessi leggere nel pensiero delle altre persone avrei utilizzato questo potere per copiare il compito di matematica dalla secchiona della classe.
#4 No! Danno per scontato che tu legga nel loro pensiero perché il vostro rapporto è speciale.
Conoscersi da una vita aiuta senz’altro a prevedere i comportamenti e bisogni dell’altro, perché molte dinamiche si ripetono sempre uguali a se stesse. Siccome hai imparato che amano il grana sulla pasta con il tonno, credono dovresti capire la loro necessità di rientrare a casa un’ora prima perché hanno avuto un confronto con un vecchio amico che le ha lasciate perplesse e pensierose, quindi ora sono un po’ stanche.
#5 Alludono alle cose senza spiegarle con precisione.
Esattamente come la mia maestra delle elementari che faceva delle domande vaghe e tutti noi bambini dovevamo andare in pellegrinaggio alla cattedra per chiedere chiarimenti che lei rifiutava di darci perché sosteneva di essere stata chiara.
#6 Non pensano che meriti le loro spiegazioni.
O sei abbastanza intelligente da arrivarci da solo, oppure sei troppo stupido perché io te lo spieghi.
Qualcuno di voi ha notato che chi si laurea entro i termini previsti dal suo corso di laurea di solito è uno scassa coglioni?
Mi sono chiesto come fosse possibile una cosa simile. Perché capisco uno o due casi isolati nel mare nostrum dei laureati italiani, ma fateci caso, praticamente chiunque consegua la laurea in tempo è una persona orribile.
#1 Viene usato come termine di paragone dai tuoi genitori per farti sentire un fallito.
#2 Tanto maggiore è il numero di persone che si laureano per tempo in una facoltà e tanto minore sarà il prestigio di quella facoltà.
#3 Quando a laurearsi in tempo è il tuo coinquilino, sei obbligato a cercare nuove convivenze ad alto rischio.
#4 Alza l’asticella delle aspettative dei datori di lavoro.
#5 Chi si laurea in tempo vive nella convinzione errata che ci sia vita dopo l’università.
#6 Non merita rispetto perché ha provato solo un ordinamento universitario, il suo. Mentre quando hai iniziato tu c’era ancora l’antico ordinamento e oggi vige l’ordinamento 2.0.
#7 Chi si laurea in tempo dovrebbe pensare un po’ agli altri e un po’ meno a se stesso.
#8 Uno studente la cui prima preoccupazione all’università sia lo studio diventerà un essere umano mediocre.
#9 La sera non esce con te perché il giorno dopo ha lezione.
#10 La sera non esce con te perché deve studiare.
#11 La sera non esce con te perché il giorno dopo ha un esame.
#12 La sera non esce con te perché il giorno dopo si laurea.
#13 La sera non esce con te perché il giorno dopo ha un colloquio di lavoro.
#14 La sera non esce con te perché ormai lavora e sta pensando di mettere su famiglia.
#15 Una sera quando ormai avete quarant’anni ti chiede di uscire. A malincuore gli fai notare che è in ritardo di vent’anni.
Non ci resta che esaminare l’altra metà del cielo. Ci sono delle cose un po’ lesbo che ogni ragazza prima o poi fa, a patto che la dolce metà sia la sua migliore amica.
#1 Quando vi fingete una coppia di lesbiche per allontanare il cretino che ci sta provando con voi.
#2 Il momento imbarazzante in cui tu e la tua amica vi accorgete di comportavi come una coppia, molto più di quanto non vi accada con i vostri ragazzi.
#3 Quando siete talmente in sintonia che realizzi di poter fare a meno del tuo fidanzato ma non di lei.
#4 Vi piacciono esattamente le stesse cose: mangiare, ubriacarvi, fare sesso, arrabbiarvi e annoiarvi.
#5 Vi incoraggiate vicendevolmente a fare le troiette.
#6 Vi mettete like ad ogni post su facebook, twitter o Instagram.
#7 Fate i riposini assieme.
#8 Fantasticate su quanto sarebbe bello che una di voi due avesse il cazzo.
#9 Vi agitate se l’altra non risponde ai messaggi.
#10 Se l’altra si mette a pianificare qualcosa con qualcuno che non sei tu le fai notare che non può farlo perché è la tua unica amica.
#11 Pianificate che quando sarete vecchie e i vostri mariti saranno morti, andrete a vivere assieme per potervi ubriacare circondate dai toy boy.
#12 Siete gelosissime delle nuove amiche dell’altra.
#13 Solo Dio sa quante volte vi siete viste nude. Beato lui.
#14 Chiedete all’altra consiglio sulle foto erotiche da inviare al fidanzato.
#15 I vostri discorsi spaziano dalle borsette al sesso anale.
#16 A volte litigate, ma non potete stare troppo tempo senza parlarvi perché c’è un nuovo gossip che dovete condividere.
Il vegetarianesimo è una di quelle abitudini che non potrei mai imparare, come rifare il letto o cambiarmi le mutande. Amo troppo la carne.
Tuttavia rispetto la presa di posizione di chi decide di farne a meno. Credo che nella propria intimità si debba essere liberi di fare un po’ quel cazzo che ci pare, se vuoi mangiare la carne abbuffati. E se vuoi mangiare verdure va bene uguale. Sarebbe così bello evitare di rompersi il cazzo a vicenda.
Invece esistono vegetariani che vogliono convertire i carnivori e carnivori che vogliono convertire i vegetariani. E come succede sempre ci va di mezzo chi non c’entra niente.
Vediamo oggi le risposte del cazzo quando dite di essere vegetariani.
L’ipocondriaco: è a causa di una malattia contagiosa?
Il simpatico: il mio cibo caga sul tuo.
Il diretto: che, sei frocio?
Il dietologo improvvisato: lo sai che senza carne muori?
Il tradizionalista: a tua nonna non si spezza il cuore quando rifiuti il suo ragù?
Il provinciale: niente carne? Fantastico. Ma nemmeno alla sagra?
Il polemico: il pesce lo mangi oppure sei coerente?
Il palestrato: nemmeno io mangio carne, la bevo.
L’incredulo: ma perché? Ti prego spiegami il perché!
Il generalizzatore: credi anche nelle scie chimiche?
Quello al primo appuntamento: lo sai in realtà a me piaceva la tua amica.
L’animalista: sì, non li mangi. Però non pensi a tutti quei poveri limulus quando prendi l’OKI.
Il cattolico: non mangi neanche l’agnello di Dio?
Il curioso: chissà che scorregge tiri.
Il new age: non mangiare carne è sbagliatissimo. Ti spiego, dopo la morte ci reincarneremo in qualcos’altro sulla base del nostro comportamento durante questa vita. Magari siamo stati malvagi e il karma stabilisce la nostra punizione: rinascere come mucca da macello. Se quando mi reincarno le mucche vivono meglio o come gli uomini fotto il karma e creo pesanti disagi all’intero cosmo.
«A che vi serve questo affare smisurato? Da scrittoio signore, o da scatola da lavoro?» Eh già, caro Cyrano, non solo per te il naso grande rappresenta un dramma insuperabile. È una vera e propria maledizione, che colpisce molte persone proprio nel punto dove non vorremo essere colpiti, in mezzo alla faccia. E a nulla vale la nostra intelligenza, a nulla valgono le nostre doti, quando si ha uno spremiagrumi tra le guance c’è sempre qualche tonto Cristiano a portarci via la felicità. Ecco perciò i drammi che solo chi è dotato di gran naso può comprendere.
I capelli rossi, secondo molte ricerche lette in qualche sito a caso in internet, sono in via d’estinzione. Questo accade per una questione di geni recessivi o altre cose che adesso non ho nessuna voglia di approfondire. Sta di fatto che mi è capitato in quest’ultimo periodo di aver avuto a che fare con molte persone dotate di questa bizzarra caratteristica e di una particolare predisposizione per le patate -sarà il caso o sarà che sono appena tornato da un viaggio in Irlanda- e ho potuto appurare con una certa dose d’empatia come questi suddetti soggetti spesso soffrano per la loro condizione. Vediamo perché.
#1. Per quante stimmate tu possa avere sei sempre considerato cattivo.
#2. Ti ustioni la pelle anche a Gennaio.
#3. Ti ustioni la pelle anche a Gennaio all’ombra.
#4. Tutti ti dicono che non puoi indossare vestiti rossi, la qual cosa è una fortuna.
#5. Vorresti suicidarti ogni volta che ti chiamano pel di carota, anzi vorresti sterminare chi ti chiama così.
#6. Ti chiedono se è il tuo vero colore di capelli almeno seicentoventi volte al giorno.
#7. Tua nonna crede tu sia posseduto dal diavolo.
#8. Tua nonna cerca di schiarirti i capelli lavandoteli con la camomilla da quando hai due anni.
#9. Tua nonna ti vuole portare dall’esorcista.
#10. Sei più a rischio d’estinzione del rinoceronte nero.
#11. Se ti lasci crescere la barba ti sta malissimo, sopratutto se sei donna.
#12. Se qualcuno trova un capello nel piatto capisce subito se è tuo.
#13. Molti confondono le lentiggini con l’acne.
#14. Pel di carota è un altro grazioso appellativo che ti fa salire la primavera araba.
#15. Se sei donna e sei veneta ci sono almeno duecento proverbi dedicati alla tua condotta sessuale.
#16. Da vecchio assomiglierai a Davide Mengacci.
#17. Non riesci a smettere di piangere ogni volta che rileggi Rosso Malpelo.
#18. La tua categoria è rappresentata nel mondo da quello sfigato di Ron Weasley, il personaggio più irritante di Harry Potter.
#19. Hai le ciglia così chiare che sembri senza ciglia.
#20. Hai ideato una risposta standard per tutti coloro che ti chiedono se il rosso è il tuo naturale colore di capelli. Se non si è capito la risposta standard è “vaffanculo”.
#21(bonus) Ma sei rosso/a anche sotto?
Se vi può consolare ricordo che la ragazza più bella del mondo è rossa ed è inutile che facciate finta di non sapere che è Miriam Leone.
Ci sono persone indistruttibili, persone che attraversano l’Oceano Indiano a nuoto in mutande, che vanno a sparare alle baleniere con Greenpeace, che scalano il K2 con i gomiti, che non si fermano di fronte a niente e nessuno. E poi c’è chi ha paura di prendere l’autobus. Tendenzialmente questi ultimi hanno l’hobby di somatizzare la tensione sul loro corpo. Vediamo le varie sfaccettature del dramma.
#1. Le tue caramelle preferite sono le pastiglie di Maalox.
#2. Sei campione del mondo in reflusso gastroesofageo.
#3. Non sei mai solo perché con te c’è sempre la diarrea.
#4. Non sai cosa significa vivere senza mal di testa.
#5. A volte non riesci a capire chi sta scassando l’anima suonando il tamburo di mattina finché non realizzi che è la tua tachicardia.
#6. Sei convinto che la felicità si trovi nelle piccole cose: le benzodiazepine.
#7. Adori quei periodi in cui non riesci a deglutire.
#8. Quando ti dicono “dai ripigliati che è solo stress” ti sale il ratto delle sabine.
#9. Sei convinto che la felicità si trovi nelle piccole cose: le benzodiazepine.
#10. Prima di un esame o di un appuntamento importante non puoi fare a meno dell’immancabile attacco di colite.
#11. A volte riesci a mangiare un panino di McDonald fritto, immerso in peperoncino e avvolto da cipolla, senza alcun problema; altre volte se mangi un grissino al kamut ti esplode lo stomaco.
#12. Ogni volta che vai dal medico dagli altoparlanti esce una voce registrata che ti dice di andare a casa che è solo stress.
#13. Gli ultranovantenni stanno meglio di te.
#14. L’ansia si somatizza in disturbi che ti generano altra ansia che si somatizza in altri disturbi che generano altra ansia che si somatizza in altri disturbi e così ad libitum.
#15. Hai una chat su WhatsApp dal titolo “Gli amici della gastrite”.
#16. Prima di un avvenimento importante sei capace di decine di evacuazioni liquide anche se non hai mangiato e bevuto per una settimana.
#17. Sei uno dei più grandi collezionisti di esami diagnostici negativi.
#18. Sperimenti tutti i sintomi della menopausa anche se hai 25 anni, e sei uomo.
#19. Momenti esaltanti quando la somatizzazione si traduce in difficoltà respiratoria.
#20. Sei convinto che il giorno in cui penserai che il male al petto è solo ansia non solo sarai guarito ma sarà anche vero infarto.
“Summer is coming” diceva Jerry Calà in Sapore di Mare. La novità è che non è una bella novità. Infatti, anche se passiamo l’inverno a rimpiangere i caldi estivi, la primavera è stata posizionata tra marzo e giugno proprio per ricordarci che esiste il giusto mezzo tra un inferno di brividi e uno di sudore.
Purtroppo – ci racconta l’ultimo rapporto WWF – le mezze stagioni sono in estinzione. Quindi rassegniamoci ad un’estate lunga 5 mesi l’anno. Ma non prima di essercene lamentati un po’.
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20 cose che solo chi davvero odia l’estate capirà
#1. Andare in vacanza (insieme a qualche altro milione di turisti)
#2. La notte per addormentarti conti le zanzare
#3. Se esci di casa senza la bottiglietta d’acqua troveranno il tuo cadavere solo al tramonto, quando si può finalmente ritornare a camminare per strada
#4. L’impossibilità di mangiare un cibo caldo senza sudare come un rinoceronte in sauna
#5. L’aria condizionata di Trenitalia tarata sulla temperatura ideale per il popolo Tuareg
#6. Gli amici che ti chiedono di cucinare le grigliate sulla tua schiena dopo che sei andato al mare dimenticandoti la crema protettiva
#7. La pioggia diventa tempesta, la tempesta diventa grandine, la grandine diventa nubifragio. E dopo due minuti c’è di nuovo il sole
#8. Le foto della gente in vacanza mentre tu giochi a solitario in città
#9. Vedere una figa da competizione con le ascelle pezzate le fa perdere la sua aura di divino
#10. Le tue ascelle pezzate invece ti fanno guadagnare l’aura da cesso
#11. Ragionare per ore sul percorso meno esposto al sole che separa dove sei da dove vuoi arrivare
#12. I bambini in spiaggia che decidono di simulare una tempesta di sabbia con epicentro il tuo asciugamano
#13. Le gente che ti dice che ha caldo, pensando che tu invece sia circondato da un igloo invisibile
#14. Le discoteche in spiaggia
#15. Gli amici che vogliono tu ti diverta nelle discoteche in spiaggia, tu che invece hai solo voglia di suicidarti annegando nella caraffa di americano
#16. Il sudore che ti trasforma nell’supereroe Uomo Saponetta
#17. Le hit estive che sono più nocive dell’eternit
#18. Dover cercare di morire tra le 11 e le 15, perché a quell’ora vivere è impossibile
#19. Esami. Mentre gli altri sono al mare
#20. “È l’umidità che ti frega”, però anche il caldo ha rotto il cazzo
Uno dei miei migliori amici si chiama Zvonimir, è croato ed ha più o meno la mia età. L’altro giorno stavamo cercando di parlare di qualsiasi cosa non fosse il caldo e siamo finiti a parlare della nostra infanzia. La cosa interessante è che nonostante lui abbia dovuto patire durante la sua fanciullezza la terribile disgrazia della guerra, quando gli ho descritto le sofferenze che ho provato compiendo gli anni in estate mi ha compatito persino lui. Per questo oggi ci sta una bella lista per compatire tutti coloro che compiono gli anni nella mia quarta stagione preferita.
#1. Ai tuoi compleanni estivi partecipavano tua mamma, tuo papà e il vicino settantenne
#2. Niente torta di compleanno in classe per te
#3. Tutti si dimenticano di farti gli auguri perché hanno altro a cui pensare in spiaggia
#4. Non potevi avere i palloncini perché scoppiavano per il caldo
#5. Hai sviluppato un complesso per il quale sei il primo a cercare di dimenticarti che è il tuo compleanno
#6. I negozi chiusi per ferie fanno si che se ricevi un regalo è un regalo riciclato
#7. Gli unici due amici che ti confermavano la presenza ti tiravano pacco il giorno prima
#8. Mentre i tuoi compagni di classe alle loro feste ottobrine ricevevano camion di regali, tu ti costruivi i giocattoli con le bottiglie di plastica vuote
#9. La torta di compleanno è una poltiglia deforme sciolta dal caldo
#10. I regali che ricevi più spesso sono la solitudine è il sudore
#11. Vedere i bambini ricevere tre copie del tuo giocattolo preferito grazie al fato di essere nati a febbraio ti ha fatto capire quanto è ingiusto il mondo
#12. Se decidi di festeggiarlo in giardino piove. Tanto non sarebbe venuto nessuno comunque
#13. Se decidi di festeggiarlo da qualche parte ti ritrovi a trascorrerlo in coda in autostrada
#14. L’unico invitato che non manca mai è l’anticiclone africano
#15. Quando incontri qualcuno che compie gli anni in estate come te lo abbracci tra le lacrime come se avessi appena aperto la busta di C’è Posta per Te
L’estate è finita e ora lascia il posto all’autunno. Il periodo migliore per accoppiarsi, non fa più così caldo ma non fa nemmeno così freddo e la sera non c’è un cazzo da fare.
Ovviamente per accoppiarsi come si deve bisogna scegliere una ragazza come si deve. Io consiglio una ragazza che ama l’autunno per questi motivi:
#1 In autunno ci si fanno le migliori coccole di sempre. Perché non si suda ma non c’è nemmeno bisogno di proteggersi dal freddo.
#2 La ragazza che ama l’autunno è più romantica delle altre. Ama il colore della città che si tinge di arancione, rosso e giallo anche se solo per poco.
#3 Sa apprezzare la bellezza anche se non dura. Non si deformerà la faccia nel tentativo di fermare l’avanzare del tempo.
#4 Basta poco per renderla felice perché sa apprezzare i piccoli piaceri della vita. Come la leggera brezza autunnale che fa volare la cenere delle castagne sul fuoco.
#5 È pigra in modo dolce.
#6 Non si sente obbligata per forza a fare qualcosa, le basta anche passare la giornata sul divano con te.
#7 È molto più misteriosa della altre donne. È una donna da trench.
#8 È una persona nostalgica e come tutte le persone nostalgiche dà un grande valore alle cose che ama.
#9 Ama leggere. Ma lo ama veramente. Non lo fa solo a tempo perso sulla spiaggia.
#10 Quando inizia a piovere lei ride perché è contenta che tu la prenda sotto il tuo ombrello. Così nella vita, quando ci sono dei problemi lei non mette il muso, perché sa che sei li con lei.
#11 Non vuole sapere tutto di te perché si innamora del mistero.
#12 Mangia qualsiasi cosa le presenti senza farsi domande. D’altronde manca un anno alla prossima estate.
#13 Se indossi gli abiti giusti per lei è già un porno. Per te significa meno fatica in palestra e più lezioni di stile.
#14 Apprezza l’eleganza di un bicchiere di vino. Per lei niente damigiane di Long Island.
Sì, nonostante le apparenze ci sono almeno 20 buoni motivi per amare il Natale. Anzi, 21. Perché ci inserisco anche l’immagine di copertina di questo post. In effetti forse sei qui solo per quella, oppure sei un povero analfabeta e purtroppo non puoi accedere ai al resto del post. In entrambi i casi eccoti accontentato:
Per i superstiti della fregna natalizia ecco invece i 20 buoni motivi per amare il Natale.
#1. Ricevi i regali
#2. Ricicli i regali inutili dell’anno prima
#3. Se sei un hipster, ti fa piacere sapere che almeno per qualche giorno tante persone indossano i tuoi maglioni di merda
#4. Hai finalmente qualcosa da dire ai tuoi cugini che vedi una volta all’anno: “Auguri.”
#5. È una palla, ma passa in fretta se pensi che tra sei giorni sarà il 31 e sarai fradicio come uno strofinaccio
#6. Se sei una donna, allenare la tua capacità di simulare gioia e allegria ti tornerà utile durante le prestazioni più scadenti del tuo partner
#7. Preparativi, feste, cenoni: tutte ottime scuse per procrastinare la preparazione degli esami di gennaio
#8. È l’unico giorno dell’anno in cui un anziano barbuto con in braccio un bambino non è un’immagine da Telefono Azzurro
#9. Regalare un videogioco che ti piace al tuo cuginetto può essere la svolta
#10. Alla fine è abbastanza da stronzi non dare un po’ di calore umano a un neonato non voluto dalla madre, di paternità incerta, nato in condizioni igieniche precarie e che sappiamo già non morirà di vecchiaia
#11. Essere taggato in una foto di auguri su Facebook ti ricorda che è il momento di fare un po’ di pulizia nella lista degli amici
#12. Natale è a dicembre e mangi come un re. Cadesse a Ferragosto, oltre che noioso, sarebbe anche a base di insalata di riso
#13. Se sei credente, è pur sempre un giorno infrasettimanale in cui vai a messa senza che sia un funerale…figata!
#14. Gli animalisti smettono di rompere le palle ai ricercatori e se la prendono con i maltrattamenti alle renne di Babbo Natale: “Come possono quelle povere bestie percorrere tutto la Terra in una notte??”
#15. Con la tombola in famiglia potresti rientrare dalle spese dei regali
#16. Tutte quelle canzoni di merda ti fanno rivalutare la normale programmazione delle radio
#17. Tutte le domande dei tuoi parenti ti aiutano a fare il punto sulla tua vita (tenere antidepressivi a portata di mano)
#18. Finalmente, dopo 12 mesi di attesa, puoi rivedere Una poltrona per due
#19. Se abiti nella pianura Padana, nelle sere di nebbia le luci natalizie ti fanno più o meno capire dov’è la carreggiata
#20. Grazie a dio il Natale capita una sola volta all’anno
“Bella la vita……………degli altri” diceva un mio caro vecchio amico che adesso mi ha tolto da Facebook, ma ancor più bella di quella degli altri è bella la vita di Gianluca Vacchi, che comunque fa parte dell’insieme “degli altri”, quindi sarebbe una tautologia per tutti tranne per lui. Ora, resta da capire solo se è bella la vita di coloro che frequentano una ragazza con una struttura ansiosa. Per farlo è necessario utilizzare il metodo della lista -estremamente efficace anche se si volesse indicare l’elenco degli iscritti alla P2- per questo adesso scruteremo insieme tra le righe alla ricerca delle conseguenze di uscire con una ragazza ansiosa.
#1. Prima di un suo esame o di un appuntamento importante devi controllarle il battito cardiaco centottanta volte.
#2. Ai fiori preferisce i fiori di Bach.
#3. Se ti si scarica il cellulare per un paio d’ore potrai provare l’ebbrezza, una volta riacceso, di vedere il numerino delle notifiche di WhatsApp raggiungere la tripla cifra.
#4. Ogni tanto tanto organizza delle prove di evacuazione in casa tua.
#5. Se sente un rumore in giardino alle quattro del mattino ti costringe a scendere in mutande per accertarti che non ci siano i terroristi.
#6. Prima di partire per una vacanza si stampa una mappa del luogo da visitare dove segna minuziosamente tutte le toilette, le guardie mediche, gli ospedali e le questure del posto.
#7. Se ti chiama ma il tuo cellulare è spento pensa subito tu sia morto.
#8. Se ti chiama ma non rispondi pensa tu abbia fatto un incidente e telefona a polizia, carabinieri, protezione civile, Alfano, e Wanna Marchi.
#9. Se ti chiama e trova occupato pensa subito tu l’abbia tradita e si scopa il primo che trova su Tinder.
#10. Ricorda di scegliere con cura il film quando la porti al cinema, una valutazione scorretta del genere potrebbe sottoporla alla visione di un Horror o peggio ancora di un thriller paranoico, il che significa che per almeno un mese sarai svegliato in piena notte dalle sue urla di terrore.
#11. L’eccesso di tensione la carica costantemente come una molla, la conseguenza è che a letto è una macchina da guerra.
#12. Se la porti a un concerto sviene.
#13. Quando sei con lei non puoi prendere l’ascensore perché le crea claustrofobia e “non penserai mica di farmi fare le scale da sola?”.
#14. Ti insegnerà ad apprezzare le piccole cose che danno la felicità: le benzodiazepine.
#15. Troverai pastiglie di Malox al posto dei biscotti nella scatola dei biscotti.
#16. Quando sei alla guida emette grida di terrore ogni 2, 4 secondi.
#17. Quando il temperamento ansioso si somma al ciclo mestruale si ha più o meno lo stesso effetto di quando il nucleo di uranio-235 subisce un bombardamento di neutroni.
#18. È un donna apprensiva che sa utilizzare qualsiasi forma di messaggistica istantanea. Insomma è una mamma 2.0